Vi ricordate di Suor Paola, la religiosa super tifosa della Lazio ospite di Quelli che il calcio…? Ecco che fine ha fatto adesso.
Probabilmente è stata a lungo la religiosa più famosa della televisione italiana, ruolo che le è stato sottratto da Suor Cristina, la quale però – come sappiamo – è tornata da qualche tempo alla laicità. Stiamo parlando di Suor Paola, la super tifosa della Lazio che tra anni Novanta e Duemila era una presenza fissa nella televisione italiana e in particolare nella trasmissione Quelli che il calcio…, lanciata da Fabio Fazio.
Di lei, negli ultimi anni, si sono un po’ perse le tracce e sono molti coloro che la sentivano ormai come una presenza fissa nella quotidianità e che si chiedono che fine possa aver fatto. Nata nel 1947 a Roccella Ionica, in Calabria, Suor Paola all’anagrafe si chiama Paola D’Auria e ha passato quasi tre quarti della sua esistenza a Roma. Nella Capitale è infatti arrivata a soli 20 anni.
A quell’età, infatti, la giovane Paola D’Auria – nonostante l’ostilità della sua famiglia – sceglie di prendere i voti ed entra nel convento delle Scolastiche francescane di Cristo Re. Una scelta difficile, ma nello stesso tempo coraggiosa e alla quale ha creduto fino in fondo, Suor Paola infatti proprio in questo periodo ha festeggiato i 50 anni di vita religiosa. Una vita, la sua che è stata contrassegnata dal tendere la mano verso gli uomini.
In particolare, Suor Paola è sempre stata vicina ai poveri, ma anche ai detenuti nelle carceri, dimostrando un grande impegno sociale e civile, che è stato anche premiato dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Infatti, nel 2021, la religiosa è stata insignita della carica di Ufficiale al Merito della Repubblica, proprio per il suo costante impegno al fianco di chi ne ha più bisogno.
Una vita incredibile, dunque, quella di Suor Paola, al fianco degli ultimi e degli emarginati, ma anche attiva da un punto di vista mediatico e contrassegnata inoltre dal grande amore per la Lazio, la sua squadra del cuore. La scelta di tifare Lazio – ha raccontato – è stata presa d’istinto, perché “l’ho sempre considerata la squadra povera di questa città”. La religiosa ha raccontato che da parte della Lazio ha sempre trovato le porte aperte quando si è trattato di chiedere aiuto per i bisognosi.