Riaperto il caso di scomparsa di una giovane militare, avvenuto quasi 40 anni fa: ora la polizia ha individuato e interrogato un sospetto.
Una giovane donna, arruolata in un corpo militare dell’aeronautica, scompare nel nulla: dopo un permesso, non rientra in caserma e qualche giorno dopo la famiglia lancia l’allarme. Della donna non vi sono tracce, sembra risucchiata in un buco nero, salvo poi arrivare delle novità, con la riapertura dell’inchiesta a quasi 40 anni di distanza. Sembra la trama di un film noir, invece è solo l’ennesimo cold case che grazie ai progressi imprevisti delle indagini intravede ora una soluzione.
Viene riaperto il caso di una donna militare scomparsa quasi 40 anni fa
Debra Campbell era una giovane australiana, originaria di Melbourne, che al momento della scomparsa aveva solo 21 anni e da qualche tempo, insieme al suo fidanzato, si è arruolata nella Royal Australian Air Force (RAAF). I due membri di questo corpo militare dell’aeronautica vivevano insieme in una casa di High Street a Windsor, nell’entroterra orientale di Melbourne. Il 25 febbraio 1984, lui la vede per l’ultima volta, i due avevano avuto un litigio, secondo quanto appurato.
Due giorni dopo, Debra Campbell non rientra da una licenza e la RAAF ne segnala l’irreperibilità, il 2 marzo la madre corre disperata dalla polizia, spiegando che della figlia non vi è traccia. Un cold case che va avanti da decenni, quello di questa giovane ragazza, proprio come avvenuto in Italia con la scomparsa di Emanuela Orlandi. Proprio come la giovane cittadina del Vaticano, anche per Debra Campbell quasi 40 anni dopo si intravede lo spiraglio di una soluzione al mistero.
Sua madre Jean in una dichiarazione rilasciata dalla polizia ricorda Debra come una ragazza con tanta voglia di vivere e non ha mai creduto che possa essersi allontanata volontariamente. In queste settimane, la svolta: martedì 28 marzo, gli investigatori della Squadra persone scomparse, insieme alla locale sezione omicidi, hanno eseguito un mandato di perquisizione e interrogato un uomo di 65 anni, che viene fortemente sospettato di avere a che fare con la scomparsa della giovane, della quale nel 1998 è stata dichiarata la morte presunta.
Per Jean, la mamma di Debra, quello che sta succedendo in queste settimane è la possibilità quantomeno di avere un po’ di giustizia per quanto avvenuto a sua figlia: “La parte più terribile è non sapere dove sia o cosa le sia successo, e che la persona responsabile di aver portato via mia figlia non sia stata arrestata”, sottolinea la donna che aggiunge di aspettarsi ora delle risposte, dopo quasi 40 anni.