Lutto in provincia di Pisa per la scomparsa della 24enne Silvia Verdiani: la ragazza è morta, rimasta vittima di un terribile incidente stradale.
Sconcerto e dolore per la morte di una ragazza di appena 24 anni, che è venuta a mancare a causa di un terribile schianto, che nelle scorse ore non le ha lasciato alcuno scampo. La vittima di questo gravissimo incidente stradale, ennesimo decesso sulle strade italiane, in cui a perdere la vita è una giovanissima persona, si chiamava Silvia Verdiani. Grande lo sconcerto perché la ragazza e la sua famiglia sono molto note in zona.
La ragazza, che avrebbe dovuto compiere – stando a quanto si apprende dalla cronaca locale – 25 anni il prossimo 22 giugno, era alla guida della sua automobile, nella mattinata del 18 aprile, quando il mezzo sul quale viaggiava, una Citroen C3, è andato a impattare contro un camion, il cui conducente è ora indagato per omicidio stradale. L’uomo è risultato comunque negativo ai test per alcol e droga. La giovane è stata rapidamente soccorsa da ambulanze e automediche.
Per lei non c’era però più nulla da fare e ora sono in tanti a porgere cordoglio alla sua famiglia, a partire dall’Usd Gambassi, vicina al fisioterapista della squadra, Sandro Verdiani, padre della giovanissima vittima di questo schianto mortale. Dolore oltre che a Gambassi, dove la famiglia di Silvia viveva, anche nella vicina San Miniato, nel cui territorio comunale si è verificata la tragedia gravissima.
Lo schianto avvenuto sulla Statale 429 ha lasciato davvero tutti senza parole: la giovane vita spezzata di Silvia Verdiani, infatti, è un dolore per l’intera comunità di Gambassi e zone limitrofe. La giovane vittima si era diplomata all’Istituto Enriques di Castelfiorentino e adesso frequentava l’università telematica Pegaso, nello specifico scienze dell’educazione e della formazione.
Nel frattempo, tramite l’Associazione Cooperativa Geos, svolgeva un servizio molto importante a favore dei bambini delle scuole elementari di Certaldo, dei quali si occupava prima che entrassero a scuola. Aveva anche lavorato come barista e come dipendente di un’azienda di ricami, inoltre aveva una grande passione per il design e la grafica. Sui social network, in tanti in queste ore la ricordano.