Pietre preziose, vi siete mai chiesti quanto vale quella più costosa al mondo? Le cifre sono a dir poco assurdo. Scopriamo da vicino questo mondo così affascinante.
Niente di più bello di qualcosa che luccica! Le pietre preziose, da un punto di vista scientifico, sono dei minerali naturali che vengono adoperati solitamente per la realizzazione di gioielli ed ornamenti. Esse vengono valutate in base alla loro rarità, al colore, alla durabilità nel tempo. Tra le più comuni possiamo citare i diamanti, i rubini, gli smeraldi.
Uno degli aspetti più interessanti riguarda la loro funzione nel corso della storia. Molto spesso, infatti, venivano indossati da uomini e donne facoltose per simboleggiare uno status o l’appartenente ad una classe sociale. Oggi vi è i circolazione una pietra che ha un valore spropositato. Facciamo un excursus delle più preziose.
Come si diceva in precedenza, le pietre preziose non sono altro che minerali che si formano in natura. Impariamo a conoscerne qualcuna. Iniziamo con l’agata: molto spesso viene regalata soprattutto a chi sta affrontando un periodo complesso della sua vita. Si dice, infatti, che abbia delle proprietà protettive. Stesso discorso anche per l’acquamarina, una delle più belle in circolazione.
Regalarla significa voler donare forza e coraggio a chi abbiamo di fronte. E’ in grado di allontanare lo stress e la tensione. Di grande bellezza è anche l’ametista: vuole simboleggiare la purezza e l’equilibrio. SI regala specialmente a chi sente la necessità di una rinascita. Un sogno per molti noi, possedere uno smeraldo. Il suo colore è affascinante e coinvolgente allo stesso tempo. Non trovate?
Ma entriamo nel cuore e sveliamo, finalmente, qual è la pietra più costosa. Stiamo parlando dell’ambra. Dal colore aranciato, ricco di sfumature, questa gemma riesce ad allontanare la tristezza e i cattivi pensieri. La prima attestazione risale a Plinio il Vecchio. Per quel che riguarda il prezzo, questo può variare in base al colore e alla provenienza. Il prezzo, ad oggi, va dai 430 euro fino ai 5000 euro al chilogrammo!