“Sempre più stupefacenti”: incredibili notizie arrivano dallo spazio: buone nuove da Marte. Parlano gli esperti: ecco quanto sta emergendo.
Il progresso tecnologico ci permette di spingerci sempre oltre nella ricerca: il pianeta rosso continua ad essere oggetto di studio e di grande interesse per la scienza. Specialmente in questi ultimi anni sono stati registrati innumerevoli passi avanti che hanno consentito agli esperti di studiare e analizzare qualcosa in più di Marte.
Iniziamo semplicemente col dire che solo l’atterraggio e l’esplorazione del pianeta sono esempi più tangibili: nel corso degli anni sono stati molteplici i rover (come Curiosity) che ne hanno controllato e studiato la superficie, effettuando una serie di analisi chimiche e fornendo dati importanti per la comprensione della sua estensione.
Prima di entrare nel cuore della notizia, forniamo qualche informazione di carattere generale sul pianeta in questione: viene soprannominato pianeta rosso proprio con il colore della sua superficie ed è il quarto pianeta del sistema solare. La sua atmosfera è composta da anidride carbonica e si crede che al suo interno ci sia un nucleo di ferro fuso.
Notizie dallo spazio, gli esperti sono sempre più entusiasti. Da Marte sono ottime notizie
Gli studi e le ricerche su Marte stanno continuando a dare – giorno dopo giorno – dei risultati a dir poco straordinari: grazie all’utilizzo dei rover e dei droni si stanno scoprendo delle informazioni sempre più dettagliate sulla superficie del pianeta. Ad oggi ad esplorare la zona è il rover inviato dai cinesi che ha individuato qualcosa di molto importante.
Dagli scienziati giungono notizie davvero clamorose, in quanto le analisi portano all’individuazione di alcuni segni di ghiaccio che si sono depositati nel corso del tempo sotto dei comuni di sale. Proprio questo aspetto a permesso che si conservassero molto a lungo nel tempo. Mandiamo ancora di più nel dettaglio.
Il rover cinese è riuscito ad individuare queste particolari caratteristiche e le tracce rinvenute potrebbero avere un’età che va da 1,4 milioni fino a 400.000 anni fa. Per cui i professori che hanno predisposto la ricerca sostengono, dunque, che in passato il pianeta ha avuto un leggerissimo strato di acqua che ha lasciato i suoi segni sulle dune.