a Gina Lollobrigida e suoi possedimenti sono all’ordine della curiosità quotidiana. Spunta un oggetto che lascia interdetta la revisione completa della sua splendida villa romana.
È passato qualche mese dalla scomparsa di una delle dive mondiali più famose: la nostrana Gina Lollobrigida partita Subiaco per incoronare il suo sogno. Nel giro di poco tempo grazie alla sua avvenenza e ad un talento smisurato, è divenuta una stella di fama globale calcando anche la scena hollywoodiana.
La bellissima Gina ha fatto tutto da sola, una determinazione proverbiale l’ha portata a intuire il giusto percorso per una carriera che non ha pari nel mondo dello spettacolo. La Lollo ha avuto l’onore di essere la partner di molti attori oltreoceano e alcuni scatti la riprendono anche insieme all’eterna Marilyn Monroe.
All’età di 95 anni la vita di Gina si è spenta lasciando un patrimonio di immenso valore. Proprio la sua eredità è stata oggetto di disputa tra i pochi parenti che le stavano lontano e il suo assistente Andrea Pezzolla, suo braccio destro fidato, “imputato” dall’ex marito e dal figlio di essere uno stratega sanguisuga.
La popolare artista ciociara ha indetto un testamento scritto e non ha lasciato nessuno a bocca asciutta. Una donna d’onore che nonostante in tanti anni ha sentito tanto la mancanza dell’unico figlio e nipote sempre in rivolta con la diva, non li ha risparmiati di una grande generosità alla fine.
Un grande possedimento della mitica diva è l’enorme villa che possiede alle porte dell’Appia antica, una magione con camere interminabili, un parco gigante e molti cimeli di valore. Eppure secondo un inventario è stata fatta una scoperta dalla casa dell’artista.
Gli addetti si sono ritrovati dinanzi a serie pregiate di porcellane e quadri d’autore, nonché arte cesellata preziosa , In concomitanza era piena anche di tanti capitelli, mosaici e Buddha. Queste effigie di poco conto erano accanto a tele preziose o sculture che forgiava o dipingeva lei stessa.
Una vera sorpresa come un ritorno al passato trovare suppellettili di poco conto tra tanto lusso. Tra le “scartoffie” anche un vecchio manoscritto che riprendeva la stesura di uno sei suoi primi copioni. Una diva lo era davvero ma la sua umiltà non l’ha mai lasciata andar via.