Matteo Messina Denaro, i Carabinieri trovano una sorta di testamento del boss. Il contenuto designerebbe il suo successore.
Matteo Messina Denaro è uno dei più noti criminale al mondo ed è considerato uno dei capi della malavita organizzata siciliana – per intenderci, Cosa Nostra. Nato e cresciuto a Castelvetrano, è stato inserito nella lista dei latitanti più pericolosi in Italia. Dopo oltre 30 anni di latitanza, iniziata nel lontano ’93 quando riuscì a sfuggire all’arresto, il 16 gennaio è stato arrestato dai ROS di Palermo.
Sotto il nome di Andrea Bonafede, Messina Denaro è stato rintracciato nella clinica privata La Maddalena in procinto di effettuare una seduta di chemioterapia. L’uomo è stato avvicinato dai Carabinieri e – senza opporre resistenza – ha confermato la sua identità. Successivamente è stato condotto a L’Aquila nel carcere di massima sicurezza, il 41-bis.
Qualche giorno più tardi sono stati arrestati anche l’autista, con accusa di favoreggiamento, e lo stesso Andrea Bonafede per aver prestato la sua identità e fornito documenti falsi al boss. Molti i complici finiti in manette nelle settimane successive per avere aiutato nella latitanza e fornito le condizioni necessarie affinché si compiesse in sicurezza.
Matteo Messina Denaro, ecco chi potrebbe essere il suo successore dopo l’arresto
Messina Denaro è sempre stato ritenuto uno dei capi più influenti di Cosa Nostra e su di lui pendono le seguenti accuse: la strage di Capaci e di via D’Amelio – due delle pagine più tristi della nostra storia. Inoltre è stato processato per attività illegali quali il traffico di droga, l’estorsione e l’omicidio. Proprio di recente è stato nuovamente perquisito il suo covo, dove è stato rinvenuta una sorta di “testamento”.
Gli inquirenti stanno ancora indagando sulla latitanza del boss e recentemente è stato rinvenuto un altro dei suoi nascondigli nel comune di Campobello di Mazara. Secondo le testimonianze, all’interno del bunker è stato trovato un testamento, in cui l’uomo avrebbe appuntato poche cose e tra queste anche le indicazioni su come portare avanti Cosa Nostra.
Inoltre sembrerebbe che sia stato indicato colui il quale potrebbe prendere il suo posto del tempo, una sorta su successore del boss. Questo e molto altro ancora è stato discusso a quella che viene definita Cena dei Mille, dove hanno preso parte i sindaci di Mazara e Castelvetrano per festeggiare la cattura del latitante – dopo 30 anni di estenuante ricerca.
Attualmente non è trapelata nessun’altra informazione, ma secondo quanto condiviso dal procuratore Russo, il boss potrebbe avere avuto tutto il temp necessario (in questi 30 anni) per organizzare al meglio il futuro di Cosa Nostra.