Ercolano, incredibile scoperta archeologica: rinvenuti i resti di alcuni papiri. Lo stupore degli studiosi. Ecco quanto trapelato.
Grazie alle scoperte archeologiche è possibile avere un quadro molto più chiaro di quella che è stata la storia dell’umanità e dei popoli che hanno abitato il pianeta prima di noi. L’esplorazione dei siti archeologici consente, infatti, di raccogliere un grande numero di informazioni sulle civiltà passate, quelle che erano le pratiche religiose, le credenze, il progresso tecnologico.
E ancora, ovviamente, l’arte e l’architettura che le hanno contraddistinte. Anche il più piccolo tassello ci aiuta a comprendere la vita di coloro i quali ci hanno preceduto: è possibile confermare o smentire quelle che sono state le teorie storiche e le credenze popolari. Oggi vogliamo parlarvi di una delle meraviglie del nostro paese: Ercolano.
Stiamo parlando di uno dei siti archeologici più visitati al mondo: la sua storia è stata studiata in ogni dove. La città fu sepolta dalle ceneri del Vesuvio che divorò e distrusse anche Pompei nel 79 d.C. Non si ebbero più tracce fino al 1700 inoltrato, quando durante alcuni lavori ordinari venne scoperta la città e portati in auge case e botteghe.
Senza alcun dubbio i suoi scavi sono stati e sono considerati tutt’oggi dei veri tesori artistici e sono la testimonianza tangibile di quanto il suo popolo sia stato colto e raffinato. Proprio l’architettura della città ha fornito delle informazioni chiave per quel che riguarda le abitudini della civiltà romana, in modo particolare non solo riguardo l’alimentazione, ma anche la religione.
Campagne di scavo sono organizzate all’ordine del giorno, tanto è vero che proprio di recente è stata portata alla luce qualcosa di veramente eccezionale. Tanto lo stupore da parte dei ricercatori dell’Università di Pisa, del CNR e dell’INFN che hanno ordinato insieme il lavoro di studio.
Proprio grazie ai raggi X è stato possibile individuare nuovi papiri e griglie di delimitazione.In questo modo che cosa è emerso? È emerso che gli scribi erano soliti adoperare delle griglie grafiche che servivano, per l’appunto, a delimitare la zona su cui scrivere al di sopra del papiro.
Una notizia del genere era stata solo ipotizzata, ma mai confermata fino ad oggi. Gli scienziati hanno potuto effettuare delle analisi grazie al rinvenimento di alcuni papiri carbonizzati della devastazione del 79 d.C..
