Qual è il salume che contiene più grassi? In tanti pensano come risposta alla mortadella, ma non è così. In pochi conoscono la verità.
Non è una leggenda metropolitana, ma è proprio vero che buona parte di questi, fanno male alla salute. In primo luogo a causa della forte presenza di grassi cattivi che si andrebbero a consumare. Oggi è importante prestare massima attenzione all’alimentazione, per evitare rischi seri che si potrebbero correre con una dieta sbagliata e ricca di alimenti pericolosi.
Che potrebbero portare a malattie gravi e a problemi cardiaci. Proprio carne rossa e salumi, per quanto possibile, dovrebbero venire limitati al massimo per evitare problematiche. In tanti pensano che il salume che contiene la percentuale maggiore di grassi cattivi sia la mortadella. Ma studi recenti hanno smentito questa leggenda metropolitana. Portando al primo posto un altro alimento della grande famiglia degli affettati.
In una dieta sana oltre a limitare il consumo di questo alimento bisognerebbe condurre uno stile di vita sano ed accompagnato da tanta attività fisica. Inoltre si dovrebbero eliminare le cattive abitudini: fumo ed alcool i primo luogo. Ma andiamo adesso a scoprire qual è il salume sotto accusa, e che si deve assolutamente ridurre per evitare qualsiasi tipo di rischio.
Salumi ed affettati: è questo quello più ricco di grassi cattivi
Il salame di suino è un insaccato che contiene una grande quantità di grasso di maiale, ed è considerato uno dei salumi più grassi e calorici presenti in commercio. Questo insaccato è fatto con carne di suino e grasso di maiale, insieme ad una serie di spezie e aromi. Viene spesso servito come antipasto o utilizzato come ingrediente in numerosi piatti tradizionali. Tuttavia, il consumo di questo insaccato può comportare alcuni rischi per la salute, a causa del suo alto contenuto di grassi saturi.
I grassi saturi sono una forma di grassi che si trovano principalmente in alimenti di origine animale, come carne, formaggi e burro. Questi grassi sono stati associati ad un aumento del colesterolo nel sangue e ad un rischio maggiore di malattie cardiovascolari, come infarto e ictus.
Il salame di suino contiene una grande quantità di grassi saturi, che costituiscono circa il 60-70% della sua composizione. Questo significa che il consumo di salame di suino può contribuire ad aumentare i livelli di colesterolo nel sangue e ad aumentare il rischio di malattie cardiache, se consumato in eccesso. Limitarlo al massimo per questo motivo è d’obbligo.