Pompei, straordinario rinvenimento archeologico: si aggiunge un nuovo importante tassello per la storia. Ecco tutti i dettagli della scoperta.
Gli scavi di Pompei sono davvero di fondamentale e grande importanza storica e archeologica non solo per il nostro paese, ma anche per il mondo intero. I preziosi rinvenimenti hanno fornito le informazioni necessarie per comprendere al meglio quella che è stata la vita quotidiana del popolo.
Non solo, tradizioni, architettura arte e cultura. Pompei una delle più grandi città romane e la sua storia è conosciuta in ogni dove. Nel 79 d.C. l’inaspettata eruzione del Vesuvio seppellì interamente tutta l’area sottostante. Una catastrofe per l’intera popolazione rimasta sotto una coltre di ceneri di lapilli.
Pompei, l’importanza degli scavi nel corso degli anni
Fu solo a partire dal XVIII secolo che videro la luce i primi scavi e da quel momento in poi non si è mai smesso di analizzare e ricercare cosa ci fosse sotto la cenere. I rinvenimenti sono stati a dir poco eccezionali, perché hanno riportato alla luce strade, negozi, templi e botteghe – ricostruendo così la vita nell’antica Roma.
Grazie alle scoperte archeologiche è stato possibile comprendere quali sono stati gli effetti della famosa esplosione. Gran parte delle vittime sono state rinvenute in posizioni particolari, consentendo in questo modo gli studiosi di capire che cosa stessero facendo in quel momento quali fossero i loro usi e costumi.
Rinvenuti due scheletri umani
Risale proprio a qualche ora fa la condivisione di una recente campagna di scavo che ha portato alla luce due nuovi resti umani. Secondo le prime indagini si tratta di due uomini, probabilmente sulla cinquantina di minuti all’interno delle loro domus. Sembrerebbe che la causa della morte sia dovuta alla caduta di un muro.
Osservando l’immagine in questione possiamo notare come uno dei due aveva il braccio sollevato sulla testa in segno di protezione. Dimostra quanto ancora vi sia da scoprire riguardo la terribile eruzione – queste sono state le parole del Ministro della Cultura particolarmente inorgoglito dallo straordinario rinvenimento.
Gli archeologi sul campo hanno potuto constatare che entrambi avevano a disposizione una sorta di fagotto di stoffa al cui interno vi erano delle monete di argento e di bronzo, delle collane: tutti reperti considerati di altissimo valore e appartenenti all’impero di Vespasiano.