Si chiamava Laura Nuttall e da cinque anni lottava contro il cancro: la ragazza è morta, la sua storia è diventata un esempio per tutti.
A Laura Nuttall era stata diagnosticata una forma aggressiva di cancro al cervello: era il 2018 e i medici le avevano dato appena 12 mesi di prospettiva di vita. Invece, Laura ha convissuto quasi cinque anni con la malattia ed è diventata un simbolo della lotta al cancro. La giovane aveva compilato anche la sua “bucket list”, ovvero la lista di cose che una persona deve fare prima di morire.
“Una forza della natura”, chi era Laura: la giovane è morta di cancro
Laura Nuttall aveva 23 anni e veniva da Barrowford, nel Lancashire: una volta scoperto il suo raro tumore si è sottoposta a un ciclo di cure sperimentali in Germania, nel frattempo non solo non si è affranta, ma ha deciso che la sua vita andava vissuta davvero fino in fondo. Una vicenda che ricorda quella del connazionale Andrea Spinelli, il quale con la forza di volontà ha combattuto il cancro con lo sport.
“Era una forza della natura”, con queste parole la mamma di Laura ha annunciato la morte della figlia, ricordandone la grande forza nel voler lottare contro la malattia che non le ha lasciato purtroppo scampo. Durante un controllo di routine, la ragazza aveva scoperto di avere un glioblastoma multiforme, la forma più aggressiva di cancro al cervello, connesso ad altre otto forme tumorali.
La bucket list di Laura Nuttall, morta di cancro a 23 anni
Nel 2018, le danno un anno di vita e allora lei sceglie di compilare una lista di cose da fare prima di morire, esaudendo così una serie di desideri davvero incredibili, soprattutto se si pensa a una ragazza di appena 23 anni e che normalmente avrebbe dovuto avere una vita davanti per completare l’elenco delle sue ambizioni. Purtroppo, il tumore ha “accelerato” i suoi sogni, ma lei non si è mai abbattuta.
Così, nel giro di breve tempo – con il sostegno dei suoi cari – Laura Nuttall ha potuto incontrare Michelle Obama, essere comandante di una nave della Royal Navy, laurearsi all’Università di Manchester, dedicarsi alle gare podistiche e condurre un programma sulle previsioni meteorologiche alla BBC North West Tonight. Nel frattempo, la grande solidarietà intorno a lei e alla sua famiglia ha fatto sì che venisse organizzata una campagna di raccolta fondi che ha avuto un importante riscontro.