Un bambino palestinese di appena tre anni è morto nelle scorse ore dopo che qualche giorno fa era stato ferito dai soldati israeliani.
Una notizia che è arrivata come un fulmine a ciel sereno e che sicuramente non renderà più semplice il percorso difficile e sempre in salita di pacificazione tra palestinesi e israeliani. Purtroppo, in queste ore, la morte di un bambino palestinese di appena tre anni per mano di soldati israeliani ha sconvolto l’opinione pubblica, anche a livello internazionale.
La notizia in queste ore viene riproposta infatti dai principali network internazionali, compresa la CNN, che l’ha riportata dandogli la giusta importanza. Già nei mesi scorsi, dopo le elezioni in Israele, un ragazzo di 13 anni era morto, ucciso dai proiettili vaganti della polizia. Ora il Ministero della Salute palestinese conferma la morte del bambino di appena tre anni, che era rimasto ferito qualche giorno fa nei territori della Cisgiordania, occupati dalle truppe israeliane.
Il piccolo Muhammad è stato ferito giovedì notte vicino all’insediamento israeliano di Neveh Tzuf, a nord di Gerusalemme: era andato a trovare suo fratello insieme al padre, quando entrambi sono stati sparati. Lo ha rivelato il padre del bambino, spiegando che la gente del villaggio avrebbe provveduto al trasporto immediato del bambino in un ospedale, una volta resosi conto di quanto avvenuto.
L’uomo ha spiegato che i colpi di arma da fuoco contro di loro sono partiti immediatamente, mentre si trovavano in auto e di aver ritrovato poi il figlio “colpito alla testa e c’era sangue su tutto il corpo”. Anche il padre è rimasto ferito dai proiettili israeliani, anche se in maniera non seria. Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno affermato che le sue truppe stavano rispondendo al fuoco contro uomini armati.
Sul posto sono intervenute squadre di emergenza sanitaria, che hanno trasportato il bambino d’urgenza all’ospedale Sheba-Tel Hashomer, con un’eliambulanza, dopo averlo stabilizzato sul posto. Le forze di difesa israeliane starebbero indagando per far luce sull’episodio e capire come mai siano stati colpiti dei civili. Il ministero degli Esteri palestinese ha condannato l’episodio, definendolo “un crimine atroce contro l’umanità”, chiedendo subito l’intervento della comunità internazionale.