Pubblicato il fotogramma con le ultime immagini di Kata prima di sparire, intanto sui social: “L’hanno trovata”, ma non è vero.
La mamma di Kataleya Mia Chillo Alvarez, la bimba peruviana di 5 anni scomparsa da un hotel occupato di Firenze e che tutti conoscono solo come Kata, si dice speranzosa per la sorte della figlia. In queste, si fanno diverse ipotesi e si cerca di capire che fine possa aver fatto la bambina. Sua mamma, Katherine Alvarez, dipendente in un supermercato Carrefour, come abbiamo detto nutre speranze e sostiene che sua figlia sia viva.
Kata ripresa in un fotogramma: le immagini prima della scomparsa
Una speranza che non è solo sua, ma in generale riguarda anche gli inquirenti e la popolazione italiana, che a questo caso di scomparsa sta guardando con vivo interesse in questi giorni di ricerche. La piccola era in compagnia del fratellino e di altri bambini al momento della scomparsa: lo evidenzia un fotogramma della telecamera di sorveglianza nei pressi del palazzo occupato dove appunto abitava insieme alla sua famiglia.
Nel fotogramma in questione, vediamo Kata che al contrario di altri bambini si dirige verso il cortile adiacente all’abitazione in cui vive. Sono le ultime immagini della piccola prima della scomparsa e quindi siamo certo che fino a pochi istanti prima della sparizione suo fratello maggiore e gli altri piccoli della palazzina occupata erano insieme. Tutti si chiedono che fine ha fatto la bambina scomparsa e si valutano tutte le ipotesi e le segnalazioni.
Pedofilia o racket degli affitti? Le inquietanti ipotesi sulla scomparsa di Kata
Nel frattempo, il padre della piccola – in carcere a Sollacciano per furto – è stato rilasciato ieri, dopo che nei giorni scorsi avrebbe anche tentato il suicidio in due occasioni, una volta saputo che la figlia era sparita. Non solo lui, ma anche altri residenti del palazzo occupato vengono sentiti dalle forze dell’ordine. Tra le segnalazioni, si valuta quella che vedrebbe la presenza di Kata a Bologna.
Al momento, gli inquirenti tendono a escludere la pista della pedofilia, mentre resta in campo quella che porta a un presunto racket degli affitti all’interno della palazzina occupata, pare gestito da alcune delle comunità migranti che vi abitano. Sempre in queste ore, sui social network è rimbalzata la notizia secondo la quale la bambina sarebbe stata ritrovata, ma si tratta di voci al momento purtroppo destituite di ogni fondamento.