Esattamente 10 anni fa, un triste dramma ha cambiato la vita del cantante Michele Zarrillo, che venne colpito da un infarto.
66 anni appena compiuti, oltre cinquanta dei quali ormai passati sui palchi di tutta Italia e di mezzo mondo, più di due milioni di copie vendute, un Festival di Castrocaro vinto da giovanissimo e poi la riconferma nelle Nuove Proposte di Sanremo. Se c’è una voce che nella musica italiana è stata capace di grande continuità è sicuramente quella di Michele Zarrillo: il cantante nato a Centocelle è figlio di genitori meridionali, del potentino suo papà, mentre la sua mamma veniva dalla provincia di Salerno.
Cantante e chitarrista in alcuni gruppi prog-rock italiani, insieme tra gli altri al compianto Giampiero Artegiani, alla fine degli anni Settanta si avvicina al genere pop e subito confeziona una serie di successi: vince il Festival di Castrocaro, infatti, quindi collabora con Renato Zero e Ornella Vanoni, per i quali scrive brani di successo. Nel 1981, la prima di una lunga serie di partecipazioni al Festival di Sanremo, che nel 1987 vince nella sezione Nuove Proposte, col brano La notte dei pensieri. Per lui, il palco dell’Ariston è foriero di stagioni di successi.
Difatti, è a Sanremo che presenta i suoi due brani destinati poi a diventare successi indimenticabili ancora oggi, ovvero prima Cinque giorni e due anni dopo L’elefante e la farfalla. Nel corso della sua carriera, c’è stata anche un’esclusione dal Festival, della quale ha però parlato solo in anni recenti. Inoltre, uno dei suoi brani di maggior successo, Una rosa blu, presentato a Sanremo addirittura nel 1982, viene scartato e non arriva in finale. In tutto, sono ben 13 le sue partecipazioni alla kermesse sul palco dell’Ariston, l’ultima delle quali nel 2020 si chiude con un posizionamento nelle parti basse della classifica generale.
Padre di tre figli, nati da una relazione giovanile la prima e dal matrimonio con Anna Rita Cuparo gli altri due, la sua carriera si interruppe bruscamente e tragicamente il 5 giugno di dieci anni fa. Quel giorno, infatti, Michele Zarrillo ebbe un infarto e venne ricoverato d’urgenza al Sant’Andrea di Roma. Tornerà sul palco addirittura 16 mesi dopo, in un intenso live all’Auditorium Parco della Musica, affiancato da Danilo Rea e Stefano Di Battista. Da allora è iniziata una vera e propria seconda vita.