Le parole della mamma di Kata, la bimba di 5 anni scomparsa da Firenze un mese fa: sotto accusa chi ha fatto le indagini.
Secondo i genitori di Kata, la piccola peruviana di 5 anni scomparsa da un hotel occupato di Firenze, la figlia sarebbe ancora viva. Nei giorni scorsi, lo aveva affermato il padre, sottolineando di essere fiducioso rispetto a questo, e ora è la mamma che in un’intervista al quotidiano ‘Il Messaggero’ ribadisce gli stessi concetti. Secondo la donna, infatti, sua figlia è ancora viva anche se “inghiottita in un buco nero”. Le accuse le rivolge agli inquirenti che stanno portando avanti le indagini, ma anche all’opinione pubblica del nostro Paese.
Le parole della mamma di Kata: duro attacco a chi conduce le indagini
Le accuse che porta avanti la mamma di Kata sono molteplici, a partire da una supposta indifferenza da parte della popolazione italiana, che in altre circostanze, di fronte alla scomparsa di una bambina, avrebbe dimostrato ben più sensibilità e coinvolgimento. Anche le voci circolate nell’ultima settimana o l’intervento di Alessandro Maiorino, ex usciere di Palazzo Vecchio, sono sembrate poca cosa. La donna ce l’ha in particolar modo con le istituzioni, evidenziando di non averne avvertito la vicinanza: “Nessuno si è avvicinato a me, nessuno di importante, nemmeno il sindaco”.
Spiega anche di essersi appellata inutilmente anche alla presidenza del Consiglio, rappresentata da Giorgia Meloni, ma senza risposta alcuna. “Sento una grandissima indifferenza da parte di tutti”, evidenzia, quando da parte sua vorrebbe solo sostegno nelle ricerche. Secondo la donna, la foto di sua figlia circola per iniziativa di privati, di persone che si stanno muovendo autonomamente e col passaparola, ma che da parte di chi dovrebbe concretamente occuparsene in maniera pubblica non vi sarebbe stato alcun sostegno.
Il suo appello è perché anche all’estero ci si muova, facendo girare la foto della piccola Kata, ma al momento appunto è tutto legato all’iniziativa dei singoli, senza un vero coordinamento. C’è poi la dura accusa a chi ha condotto le indagini e in una prima fase si è concentrato esclusivamente sull’ex hotel occupato. Tutti comunque si chiedono che fine abbia fatto la bambina scomparsa e da parte di molti c’è l’intenzione di tenere alta l’attenzione su questa vicenda. Un mese dopo la sparizione, c’è una famiglia che merita delle risposte.