Matteo Renzi, a distanza di oltre un mese dalla scomparsa della piccola Kata, torna sul caso e lancia accuse davvero pesantissime.
Ancora avvolta dal mistero la scomparsa di di Kata, la piccola peruviana di 5 anni sparita da un hotel occupato di Firenze oltre un mese fa. In queste settimane, sono tante le voci che si sono rincorse, ma della bambina non si ha alcuna traccia. Una vicenda davvero straziante per una famiglia che vuole notizie sulla piccola e lancia accuse ben mirate a chi ha condotto le indagini, ma anche all’opinione pubblica del nostro Paese, rea – secondo i genitori della bambina – di essersi sentita poco coinvolta nel dramma di queste persone che non hanno notizie della figlia.
La mamma di Kata, qualche giorno fa, in un’intervista si era detta fiduciosa del fatto che la bambina possa essere viva, ma sulla stessa lunghezza d’onda è anche il padre, che nutre ancora tante speranze. La svolta sul caso tarda ad arrivare e un buco nell’acqua sembrano essersi dimostrate le parole di Alessandro Maiorino, ex usciere di Palazzo Vecchio, noto alle cronache per essere stato in passato uno dei principali accusatori di Matteo Renzi, accuse che non hanno mai trovato riscontro.
A proposito dell’ex presidente del Consiglio, già nelle scorse settimane era intervenuto sul caso della scomparsa della bambina, non lesinando critiche al suo ex compagno di partito ed ex delfino, il sindaco di Firenze, Dario Nardella. L’accusa riguardava in particolare il mancato sgombero della struttura occupata, dove poi si è consumato il rapimento della piccola Kata. Accusa che oltre che il mondo politico, coinvolgeva anche la Procura del capoluogo toscano. Ora arriva il rilancio di quell’accusa nei confronti della Procura, con termini anche forti.
L’occasione è la presentazione di un libro su Silvio Berlusconi scritto da Pietrangelo Buttafuoco: Renzi sostiene che la Procura di Firenze dovrebbe “lasciare in pace” il compianto ex presidente del Consiglio e occuparsi di altro. Invece, nulla avrebbe fatto – a suo avviso – per sgomberare l’ex Hotel Astor, l’immobile da dove è stata portata vita Kata, prima che potessero avvenire fatti di cronaca. Ha anche ricordato che prima del rapimento della bambina, nella stessa struttura vi era stato un tentato omicidio, episodi che a quanto pare sarebbero correlati tra loro. Infine, la piccola è sparita “e la Procura per una settimana non ha fatto niente”.
