Il dramma di Raffaele Vergara, morto sul lavoro a soli 20 anni: era appassionato di calcio, grande il cordoglio in città.
Un dramma si è consumato nel napoletano: l’ennesima morte sul lavoro, una strage silenziosa che secondo alcuni dati avrebbe prodotto nel solo 2023 oltre 500 vittime, l’ultimo in ordine di tempo il 20enne Raffaele Vergara. Il ragazzo, originario della cittadina di Crispano, per ragioni che dovranno essere accertate, è rimasto incastrato in un macchinario e per lui non c’è stato scampo. La tragedia alla Delifood, azienda che si occupa di produzione e confezionamento di prodotti alimentari, e che ha sede nella zona industriale tra Frattamaggiore e Afragola.
Chi era Raffaele Vergara, ennesima vittima degli incidenti sul lavoro
Stando a quanto si apprende, il macchinario che ha ucciso Raffaele Vergara è quello che in azienda viene utilizzato per la macinazione delle spezie. Sul posto, sono arrivate le forze dell’ordine, insieme ai vigili del fuoco, ma quando sono giunti i soccorsi, per il giovane 20enne non c’era purtroppo niente da fare. Sul luogo della tragedia, anche i genitori del ragazzo, che appena avvertiti di quanto accaduto, si sono precipitati. Intanto, immediatamente è arrivato il cordoglio da parte della politica locale, col sindaco della cittadina che si è detto vicino ai familiari della vittima di questa tragedia sul mondo del lavoro.
“E’ necessario che, da parte di tutti i soggetti interessati a questo importante e delicato tema, sia ancora più forte il senso di responsabilità per evitare incidenti inaccettabili in un Paese come l’Italia”, sono state le parole del primo cittadino, che ha dichiarato il lutto cittadino in concomitanza coi funerali della giovane vittima. Ma la morte del giovane operaio ha sconvolto anche il mondo del calcio locale: Raffaele Vergara militava nella Virtus Afragola Soccer e in tanti altri club locali oggi si stringono attorno alla squadra in cui giocava.
I morti sul lavoro, come detto, in Italia nel 2023 hanno toccato il picco di 501 di cui 389 direttamente vittime dei luoghi di lavoro, a cui vanno aggiunti coloro che muoiono in circostanze annesse: vale a dire mentre tornano a casa piuttosto che a causa di malori sul posto. A gennaio 2023, nel piacentino, un operaio è morto dopo aver accusato un malore, poco dopo a perdere la vita era stato un portuale, una delle categorie più a rischio di incidenti sul luogo di lavoro.