Un ragazzo di appena 11 anni è morto a quanto pare suicida, dopo aver imitato ciò che aveva visto in un video di YouTube.
Uno studente di 11 anni, che secondo i suoi amici e familiari aveva “l’abitudine” di guardare video divertenti su YouTube, si sarebbe tolto la vita. Una vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire, ma che apre nuovamente la questione spinosa delle challenge e sfide online, così come quella dell’emulazione di ciò che un ragazzino può vedere attraverso il web. Oltre all’ipotesi del suicidio, infatti, si fa strada anche quella della sfida finita male. Tutto è avvenuto nella serata di sabato.
Morto suicida o sfida finita male? Aveva guardato dei video su YouTube
Secondo quanto è stato possibile ricostruire, anche grazie alle testimonianze dei genitori del ragazzino, l’undicenne – nella serata di sabato – aveva fatto cena coi familiari, quindi aveva iniziato a guardare dei video su YouTube. Successivamente, era andato in camera sua, sempre senza perdere di vista il cellulare. Passato del tempo senza che i suoi genitori lo sentissero, gli stessi hanno iniziato a chiamarlo, senza ricevere risposta. L’apprensione è subito montata, così madre e padre dell’undicenne si sono diretti verso la sua stanza.
Hanno purtroppo scoperto che era appeso a un chiodo con un panno, ma si sono resi conto che era ancora vivo e così senza pensarci due volte lo hanno portato d’urgenza in un vicino ospedale. Quando sono giunti al pronto soccorso, purtroppo, i medici hanno dichiarato che non vi era nulla da fare e il ragazzino era già morto. La polizia ha avviato le indagini e effettuerà anche un’autopsia per provare a chiarire le cause del decesso. L’episodio, purtroppo l’ennesimo in cui a perdere la vita è un ragazzino, è avvenuto in India, dove l’undicenne frequentava la classe 6 nella città di Siricilla, nello stato di Telengana.
Qualche mese fa, era emersa la vicenda di una ragazzina, coetanea dell’undicenne indiano, che era morta dopo aver eseguito una sfida virale su TikTok. Purtroppo, le piattaforme di condivisione di contenuti multimediali sono spesso dei campi minati, dove avvengono anche sfide davvero vergognose. A questo, si aggiunge che tante volte chi resta vittima di queste challenge sono soggetti molto fragili.