Purtroppo non ce l’ha fatta Nora, la bambina di Genova per la quale si erano mobilitati in tanti, anche nel mondo del calcio.
La piccola Nora è morta: era una bambina di cinque anni residente a Pegli, in Liguria, e affetta da sarcoma di Ewing, una forma di tumore che colpisce i tessuti molli e le ossa. Nora era in cura all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, ma la malattia si è aggravata con la scoperta di metastasi ai polmoni. La famiglia ha cercato una speranza nel trattamento sperimentale all’Anderson Cancer Center di Houston negli Stati Uniti. Per farlo ha potuto contare su una grande ondata di solidarietà che ha toccato anche il mondo del calcio.
Addio alla piccola Nora: dagli appelli della famiglia a quelli del Genoa e della Sampdoria
La famiglia ha potuto portate la figlia nella clinica specializzata statunitense, infatti, anche grazie all’impegno solidale dei tifosi del Genoa e della Sampdoria, ma non solo. In tanti ricorderanno i giocatori genoani indossare delle magliette con scritto Il Genoa è per Nora, nella partita di campionato contro il Venezia. Successivamente, quelle magliette, autografate dai calciatori rossoblu, sono finite all’asta e hanno contribuito a rendere più ampia l’ondata di solidarietà nei confronti di questa bambina, la cui storia ha colpito tutti.
Per sostenere le spese mediche di Nora, in totale, sono stati raccolti qualcosa come circa 400mila euro, che sono stati in larghissima parte spesi dalla famiglia. Secondo quanto si è appreso oggi, infatti, la famiglia ha speso circa 350mila euro per le spese mediche della figlia e quello che è rimasto ora verrà devoluto alla ricerca sul sarcoma di Ewing, il terribile tumore che ha strappato la piccola Nora dai suoi affetti più cari, in particolare dai suoi amatissimi genitori. Loro, insieme a lei, non si sono mai arresi, nonostante negli ultimi tempi era evidente che le cose non andassero bene.
Ancora una storia di coraggio nella lotta contro il cancro, come quella che vi abbiamo raccontato ieri di Celeste Fortunato, la mamma di Taranto morta dopo una battaglia lunga due anni. Alla famiglia della piccola ligure morta prematuramente, è arrivato il cordoglio anche delle istituzioni, compreso il governatore della Regione del Nord Ovest, Giovanni Toti.