L’attore Patrizio Rispo, star di Un posto al sole, non usa mezzi termini dopo l’omicidio avvenuto a Napoli di un ragazzo di 24 anni.
Morire in strada ad appena 24 anni, per “colpa” di un parcheggio, ucciso da un ragazzo che di anni ne ha otto di meno di te, ma che va in giro armato come peraltro molti altri ragazzi della sua generazione. Una vicenda che accende i riflettori sulla banalità della barbarie che quotidianamente si consuma in molte città italiane. Appena qualche giorno fa, a Sirolo, sulla Riviera del Conero, un ragazzo di appena 24 anni, per fare da paciere in una lite tra automobilisti, è stato colpito a morte con la fiocina di un fucile da pesca, l’altra notte una scena molto simile ha avuto come teatro Napoli.
Qui, in piazza Municipio, un giovane musicista di appena 24 anni, Giovanbattista Cutolo, è stato barbaramente ucciso in seguito a una lite per uno scooter parcheggiato male da un ragazzo che di anni ne aveva appena sedici e che a quanto pare aveva già precedenti penali per tentato omicidio e truffa. Giovanbattista era figlio d’arte: suo padre Franco Cutolo è un regista teatrale, che ora in un’intervista manifesta l’intenzione di voler lasciare Napoli, evidenzia come la cultura sia la medicina dell’umanità e arriva a sostenere che per combattere il degrado in alcune famiglie, occorrerebbe revocare la patria podestà a quei genitori che sono incapaci di educare.
Frasi forti le sue, che non sono solo quelle di un padre che ha perso suo figlio, ucciso per futili motivi davanti a un locale, un giovane di belle speranze che – come ricorda anche sua mamma in un’altra intervista – era pronto a dare tutto per il suo mondo, che era appunto quello della musica e della cultura. Un delitto che non ha fatto tacere anche noti personaggi che fatto della propria napoletanità da anni la loro bandiera, come Patrizio Rispo, la star più amata della soap opera Un posto al sole, nella quale interpreta Raffaele Giordano, portiere dello stabile dove sono ambientate le vicende di alcune famiglie della Napoli bene.
L’attore partenopeo, che anche di recente ha smentito l’addio alla soap opera più amata dagli italiani, non ha usato mezzi termini, evidenziando come “la rabbia è più forte del dolore”, quindi si è lasciato andare a un amaro sfogo che coinvolge tutta la classe politica: “Sono anni che le cose da fare le conosciamo e sappiamo l’urgenza che si facciano ma rimangono solo nei programmi elettorali e nelle ridicole urla delle opposizioni”. Per Patrizio Rispo, le priorità sono riforma della scuola, dignità del lavoro, riqualificazione delle periferie, lotta all’evasione, tutti temi che purtroppo spesso spariscono dal dibattito pubblico.
