Sarà l’autopsia prevista in queste ore a sciogliere i dubbi sul decesso di Alessandro Scocco, morto improvvisamente dopo aver assunto un farmaco.
L’autopsia svolta dal medico legale Antonio Tombolini sarà fondamentale per determinare con precisione le cause del decesso di Alessandro Scocco, un giovane di 35 anni di Potenza Picena, in provincia di Macerata, che è venuto a mancare nelle scorse ore, in maniera improvvisa. In particolare, l’autopsia dovrà chiarire se sia stato proprio un farmaco utilizzato per il mal di gola a provocare la morte del ragazzo. Il 35enne è deceduto nella casa dei suoi genitori: si è sentito male dopo aver appunto ingerito il farmaco.
Quando i suoi familiari si sono resi conto che Alessandro Scocco aveva perso conoscenza e che stava molto male, immediatamente hanno allertato i soccorsi e così sul posto sono giunti i mezzi della Croce Rossa: al loro arrivo, però, per il 35enne non c’era più nulla da fare. Sul posto sono giunti anche un’automedica, allertata insieme all’ambulanza, e una pattuglia dei militari dell’Arma dei Carabinieri. Grande il dolore dei familiari del giovane, che sperano che l’autopsia aiuti a comprendere pienamente cosa sia accaduto al ragazzo.
Nel frattempo, tanti sono i messaggi di cordoglio per la sua morte improvvisa, in particolare da parte dei tanti con cui Alessandro Scocco condivideva le sue passioni, per il calcio, ma anche per la montagna e le moto. Il giovane, che non aveva problemi di salute stando a quanto affermato i suoi genitori, lavorava in una stamperia di Grottazzolina e come tanti ragazzi della sua età era pieno di interessi e di amici. Si cerca anche di capire se il giovane deceduto potesse essere a conoscenza di eventuali allergie preesistenti, in ogni caso occorre sempre sapere come comportarsi in caso di shock anafilattico.
Purtroppo, soprattutto a causa delle punture di insetti, si tratta di episodi che per quanto rari esistono e dobbiamo fare i conti tutti i giorni. Bisogna proprio per questo motivo essere a conoscenza dei comportamenti da attuare e a chi rivolgersi se ad esempio in casa non si ha – come sicuramente è probabile – un autoiniettore di epinefrina, ovvero adrenalina. Chiaramente, in questo caso, è probabile che né il giovane, né i suoi genitori fossero consapevoli di eventuali rischi legati all’uso del farmaco in questione.