Una donna di nome Melissa è morta in Turchia in seguito a un intervento chirurgico di allargamento dei glutei a cui si era sottoposta.
Si tratta di una pratica davvero molto diffusa, ma della quale al contempo non sempre vengono valutati rischi ed eventuali conseguenze. In tanti e tante, per dei ritocchini al proprio corpo, scelgono la Turchia come meta economica per interventi chirurgici. Lo ha fatto anche qualche anno fa una donna di nome Melissa e ora, a distanza di tempo, un medico legale ha chiarito che mentre si trovava a Istanbul la giovane non aveva ricevuto le informazioni indispensabili per conoscere i rischi a cui si andava incontro.
La giovane si era recata in Turchia per un intervento chirurgico di allargamento dei glutei nel 2019: si era fatta ricoverare al Medicana Haznedar, una clinica privata di Istanbul. Ma ora si apprende che alla giovane donna erano state fornite solo “informazioni limitate sui rischi e sul tasso di mortalità” che potevano derivare dallo scegliere di sottoporsi all’operazione. Melissa, invece, è morta in ospedale il giorno dell’intervento, che prevedeva l’iniezione nei glutei del grasso prelevato da altre parti del corpo.
Quel grasso però ha bloccato la sua arteria polmonare e per tale ragione la giovane donna ha avuto una tromboembolia polmonare, che purtroppo le è stata fatale. Qualche settimana fa, vi abbiamo parlato di un caso simile, quello di una giovane mamma che è morta sotto i ferri in Turchia e in quel caso i parenti non l’avevano neppure potuta assistere. Si tratta purtroppo di operazioni pericolose, i cui rischi vengono sottovalutati e anche per tale ragione il medico legale che ha seguito il caso di Melissa si rivolgerà alle autorità, per esprimere preoccupazione riguardo alle persone che viaggiano all’estero per interventi di chirurgia estetica.
Secondo un esperto chirurgo estetico consultato nel caso, l’operazione che è nota come lifting dei glutei brasiliano aveva un rischio che si può ritenere “probabilmente superiore a uno su 4.000”, per quanto concerne i casi di mortalità. Melissa aveva peraltro speso migliaia di euro per quell’operazione che le è costata la vita e secondo il suo medico di famiglia non aveva alcun problema di salute, anzi dieci anni prima era stata operata per un aumento del seno senza complicazioni.