La tanto discussa legge 104 consente di avere tre giorni di permesso retribuiti al mese per chi deve accudire e aiutare una persona della propria famiglia disabile. Tante le domande a riguardo, ad esempio: è possibile andare al mare in montagna con la persona interessata?
Può sembrare un quesito piuttosto bizzarro, ma più di una persona che ha a che fare con un familiare disabile si domanda se la Legge 104 le consenta di andare al mare o in montagna con il suo caro, o se invece ciò non venga ritenuto idoneo e sia passabile di licenziamento da parte dell’azienda che gli fornisce i tre giorni di permesso come stabilito dalla legislatura.
Sfortunatamente la disabilità ha diverse forme, e a volte, un soggiorno breve in un posto definito da molti villeggiatura, può fornire tanti benefici alla persona interessata. Come comportarsi, quindi, in tali situazioni? Stando alla legge del 1992, tale tempo deve essere utilizzato per cura e supporto al disabile, e non può essere usato per riposarsi o uscire liberamente. Bisogna quindi rimanere nei pressi dell’abitazione dell’interessato, o sono consentite trasferte?
Legge 104, come comportarsi in caso di trasferte con il disabile di cui ci si prende cura
A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione con un’ordinanza di questo maggio, che ha visto per protagonista un marito alle prese con la moglie affetta da una grave forma d’asma. L’uomo è andato al mare con la consorte, allontanandosi brevemente per una visita veterinaria. L’azienda lo ha licenziato, ma la Cassazione ha rigettato la decisione della società ritenendo fondate le azioni dell’uomo, volte al benessere della moglie.
La Legge 104 non specifica, infatti, dove si debba tenere l’assistenza al disabile. Anche l’avere portato l’animale domestico dal veterinario è stato definito dalla Cassazione un “sollievo” per la consorte, non tenuta a occuparsene. Discorso diverso nel caso in cui le mansioni non abbiano uno scopo legato all’assistenza del disabile, nel qual caso si prefigge l’abuso della legge e quindi il comportamento diventa motivo di legittimo licenziamento. Meglio quindi documentare ogni momento dell’assistenza alla persona interessata, per evitare problemi legali e lavorativi.