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Cronaca

Delitto Chiara Poggi, i protagonisti della vicenda: chi sono i genitori, che fine ha fatto e che lavoro fa Alberto Stasi

Pubblicato da
Gabriele Mastroleo

Il giallo di Garlasco quasi 20 anni dopo: Chiara Poggi venne uccisa in casa e per la sua morte è stato condannato il fidanzato Alberto Stasi.

Uno dei cold case che ha sconvolto l’opinione pubblica del nostro Paese è la morte di Chiara Poggi, una giovane laureata in economia, che fu brutalmente uccisa nella sua casa a Garlasco il 13 agosto 2007. L’assassino, stando a quello che emerse sin dal primo momento, era una persona conosciuta dalla vittima, che gli aprì la porta senza esitazione.

Chiara Poggi delitto di Garlasco
Chiara Poggi uccisa a Garlasco nel 2007 (Ultimaparola.com)

Il corpo fu ritrovato dal fidanzato, Alberto Stasi, che divenne il principale sospettato a causa di anomalie nelle prove e incongruenze nei suoi racconti. Nonostante iniziali assoluzioni, nuove perizie e indizi portarono alla condanna definitiva di Stasi nel 2015 a 16 anni di carcere. Il caso resta segnato da molteplici dubbi e richieste di revisione, ma che fine hanno fatto i protagonisti della vicenda?

Che fine ha fatto Alberto Stasi, tra lavoro e carcere

Partiamo da Alberto Stasi, che è appunto il fidanzato dell’epoca della giovane di Garlasco e che appunto dal 2015 ha sulle spalle una condanna definitiva, sebbene si sia sempre dichiarato innocente. Il giovane è stato ammesso dal tribunale di sorveglianza di Milano al lavoro esterno, svolgendo così il lavoro di contabile: è di fatto in uno stato di semilibertà, con rigide prescrizioni su orari di entrata e uscita dal carcere.

Che fine hanno fatto i protagonisti del delitto di Garlasco (Ultimaparola.com)

Il suo fine pena è previsto per il 2030 in base alla condanna che ha avuto in Cassazione, ma avrà uno scomputo di 45 giorni ogni sei mesi di detenzione per buona condotta, così si arriverà a vederlo uscire dal carcere nel 2028. Sono previste però ulteriori agevolazioni e si arriverà così alla possibilità della messa in prova già tra qualche mese, nel 2025.

Come detto, Alberto Stasi si è sempre proclamato innocente, ma ha ricevuto una condanna – oltre alla detenzione – a risarcire un milione di euro di danni e 150 mila euro di spese legali ai genitori di Chiara Poggi. Nel 2018, è stato raggiunto un accordo tra il ragazzo e i genitori della sua ex fidanzata, per un risarcimento da 700 mila euro, la metà dei quali già liquidati, l’altra metà che vengono detratti dagli stipendi che riceve.

I genitori di Chiara Poggi e il ruolo nella vicenda

Mentre il padre di Alberto Stasi, Nicola, di origini pugliesi, è venuto a mancare nel 2013, sempre convinto dell’innocenza del figlio, un ruolo molto attivo nella vicenda, soprattutto nella fase dei processi, hanno avuto i genitori di Chiara Poggi, vittima di un omicidio brutale. Fino al momento della sentenza della Cassazione, non si sono mai persi un’udienza, salvo poi scegliere di non andare a Roma, per la troppa emozione che poteva dare una condanna definitiva.

Sia i genitori di Chiara Poggi che di Alberto Stasi hanno sofferto molto in questa vicenda e il ragazzo condannato per l’omicidio della sua ex fidanzata ha sostenuto che suo padre, deceduto dopo un ricovero nel reparto di ematologia, sarebbe morto di dolore, un dolore proprio legato a questa vicenda e alle ripercussioni che ha avuto nella sua vita, un vero e proprio tsunami che ha cambiato tutto.

L’ipotesi alternativa che non ha mai trovato riscontro

Chi ha seguito fin dall’inizio questa tragica vicenda sicuramente ricorderà come in un primo momento vennero accusate due cugine di Chiara Poggi, le quali però non hanno mai ricevuto alcun avviso di garanzia e anzi i loro alibi trovarono subito dei riscontri. In particolare, una delle due cugine negli ultimi tempi si era avvicinata molto alla vittima, ma ha sempre spiegato di averlo fatto per il bene che le voleva.

Ad addensare ombre e sospetti, c’era stata una fotografia delle due cugine con la vittima, nella quale apparivano tutte e tre sorridenti, immagine pubblicata poco dopo il delitto. Fu riscontrato che era un fotomontaggio. Inoltre, si parlò di una presunta gelosia di Alberto Stasi per il rapporto tra Chiara Poggi e le cugine, anche questa tesi smentita, come quella di una “simpatia” del ragazzo per una delle due cugine.

Gabriele Mastroleo

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Gabriele Mastroleo